Cos'è concilio di vienne?

Concilio di Vienna

Il Concilio di Vienna (1814-1815) fu una conferenza diplomatica tra le maggiori potenze europee tenutasi a Vienna con l'obiettivo di ridisegnare la mappa politica dell'Europa dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte. L'obiettivo principale era ristabilire l'ordine e la stabilità nel continente, ripristinando i confini pre-napoleonici e restaurando le monarchie.

Tra le figure chiave del congresso vi furono:

  • Klemens von Metternich, il ministro degli esteri austriaco, che svolse un ruolo cruciale nella direzione dei negoziati.
  • Lord Castlereagh (Regno Unito)
  • Charles Maurice de Talleyrand-Périgord (Francia)
  • Karl August von Hardenberg (Prussia)
  • Alessandro I (Russia)

I principi fondamentali che guidarono il congresso furono:

  • Legittimità: Restaurare i sovrani legittimi che erano stati deposti dalla Rivoluzione francese e da Napoleone.
  • Equilibrio del potere: Impedire che una singola nazione diventasse troppo potente e dominasse il continente.
  • Compensazione: Le potenze vittoriose ottennero territori come compensazione per i loro sforzi bellici.

Tra le principali conseguenze del congresso vi furono:

  • La restaurazione dei Borbone in Francia con Luigi XVIII.
  • La creazione del Regno dei Paesi Bassi, unendo Olanda e Belgio.
  • L'annessione della Lombardia e del Veneto all'Austria.
  • La Prussia ottenne territori nella Renania e in Sassonia.
  • La Russia acquisì gran parte della Polonia.
  • La creazione della Confederazione Germanica, una lega di stati tedeschi sotto la presidenza austriaca.

Il Congresso di Vienna portò a un periodo di relativa pace in Europa, noto come la Restaurazione, anche se le tensioni latenti e le aspirazioni nazionali portarono a nuove ondate rivoluzionarie nel corso del XIX secolo. Il sistema di alleanze stabilito a Vienna, noto come Concerto d'Europa, mirava a mantenere l'ordine e la stabilità attraverso la diplomazia e l'intervento militare in caso di necessità.